Facciamo riferimento alla Vostra richiesta di parere attraverso la quale ci vengono sottoposti due diversi quesiti in merito alla posizione di un Ingegnere iscritto all’Albo.

In particolare, ci viene chiesto di valutare:

• la procedura relativa al rilascio del titolo di ingegnere europeo (“Eur. Ing.”) conseguente all’iscrizione all’interno del “FEANI Register”;
• la presenza di eventuali problematiche e restrizione nell’apertura di uno Studio Professionale per la realizzazione di impianti elettrici e tecnologici a livello industriale.

Per quanto riguarda il primo quesito posto alla nostra attenzione, abbiamo avuto modo di verificare la procedura necessaria al fine di ottenere l’iscrizione nel “FEANI Register”.

A tale proposito, sembrerebbe che l’iscrizione a tale registro possa essere richiesta unicamente da parte di ingegneri iscritti ad associazioni di ingegneri che abbiano un rappresentante nazionale all’interno della FEANI.

Pertanto, atteso che il rappresentante italiano all’interno della FEANI è il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, sembrerebbe possibile che un iscritto all’albo degli ingegneri in Italia possa richiedere l’iscrizione al “FEANI Register” al fine di ottenere il titolo di “Eur. Ing.”.

Ciò posto, la procedura per l’iscrizione viene aperta mediante la presentazione di una domanda, con allegata documentazione richiesta, il cui modulo è disponibile sul sito www.feani.org.

Tale domanda può essere presentata al proprio ordine professionale, che dovrà provvedere a trasmettere la stessa al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ovvero potrà essere inviata direttamente allo stesso Consiglio Nazionale da parte dell’interessato.

A seguito della domanda, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dopo una verifica della documentazione allegata, provvederà a trasmettere tale domanda al FEANI National Monitoring Committee, la quale esaminerà la pratica e la trasmetterà al European Monitoring Committee. Quest’ultima commissione deciderà in ordine all’iscrizione ed al rilascio del titolo di “Eur. Ing.”.

Per quanto riguarda il secondo quesito posto alla nostra attenzione, dai dati in nostro possesso, non sembra possibile rilevare eventuali problematiche e restrizioni inerenti l’apertura di uno studio professionale nel campo della realizzazione di impianti elettrici e tecnologici a livello industriale.

Avv. M. Cristina Colombo

Studio Legale Galbiati, Sacchi e Associati